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Nico Sacco lascia il Lab e vola a Pavia: sarà al nuovo Dem

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E no amici miei, Nico Sacco non lavora più al Lab. Se anche un minimo lo seguivate sui social specialmente su Facebook in modo ironico concludeva molti suoi post con la frase “lavoro sempre al Lab”, diventata quasi un suo marchio di fabbrica.

Da qualche settimana a questa parte ormai dall’altra parte del bancone del Lab però non c è più Nico, volato a Pavia per abbracciare un nuovo progetto. Un progetto, se conosco un minimo Nico, in grado di sfamare e soddisfare la sua mai doma ambizione professionale.

Fa strano scrivere un pezzo del genere perché Nico l’ho imparato a conoscere negli ultimi anni, da quando Michele Schirripa gli ha affidato metaforicamente le chiavi del Lab, per renderlo da cocktail bar pettinato e patinato un locale vero, serio, capace di far parlare di sé per l’ottima qualità generale proposta. Tanto al bancone quanto in cucina. E il team viterbese ci è riuscito, eccome se ci è riuscito.

Se il bar aveva aperto i battenti poche settimane prima del primo lockdown, è nelle ultime due stagioni che, anche grazie a Nico (sempre coadiuvato da un grande staff), ha ingranato la quinta arrivando a centrare l’obiettivo fissato inizialmente. I recenti riconoscimenti parlano da soli: nella top ten dei bar rivelazione 2022 per la rivista Bar Giornale e tra i migliori in assoluto per Blue Blazer. Ma più dei premi ufficiali parla la soddisfazione e la presenza dei tanti clienti sempre presenti in sala.

Next stop: Dem Pavia

Ma come per la maggior parte delle storie, anche le più belle, giunge il momento dell’inevitabile epilogo. E quello tra Nico e il Lab è arrivato poche settimane fa. Ora il barman lo trovate a Pavia nel nuovissimo Dem. “Mi sono trasferito a Pavia per partecipare a questo ambizioso progetto, darò il meglio di me per far si che ciò si avveri”, ha detto. Ma che locale sarà il Dem?

“Il bancone principale avrà due postazioni barman – si legge nella presentazione ufficiale – da qui usciranno i grandi classici e avremo una drink list con Signature facili, freschi e giocosi. All’interno del bancone principale ci saranno 12 sgabelli. Nell’altro lato del locale adotteremo un diverso tipo di mood, ci sarà un bancone con un bartender e uno chef in contemporanea, con il nome di Taste Experience. Il menù del food e del beverage sarà quasi totalmente incentrato sullo stile giapponese, siamo come servizio che sulla scelta di prodotti. Ci saranno 8 posti al bancone. I signature del Taste Experience verrano solo serviti al bancone. I dettagli saranno o più curati e ci sarà un’esperienza più intima. In parole povere un’attenzione maniacale verso il cliente. All’interno del locale avremo 60 posti interni e 60 posti esterni. Due volte al mese, di preciso il mercoledì avremo nella Taste Experience delle Guest con Bartender del panorama nazionale ed internazionale. Questa sarà la prima apertura del Dem. E poi chissà…”

E allora non mi resta che dire “suerte “ a Nico: ragazzo di Viterbo e ragazzo della Tuscia, terra che ti ringrazia per aver contribuito a fissare il nome della provincia anche nel mondo dell’alta mixology.

A Viterbo, lo sai, sarai sempre il benvenuto. Anzi, il bentornato.