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Andrea Valentini: a Riserva1999 il gusto dell’equilibrio tra vino, cocktail e cucina

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Dietro il bancone di Riserva 1999, uno dei locali più ferventi del panorama enogastronomico di Viterbo, c’è un ragazzo che ha fatto di cocktail e mixology un linguaggio gastronomico: Andrea Valentini, classe 1991, sardo di origine ma ormai viterbese d’adozione. Bartender, formatore e sommelier di terzo livello, Andrea ha costruito la sua carriera con rigore e creatività, studio e formazione, riuscendo a far combinare al meglio il food pairing con la mixology.

Con alle spalle oltre dieci anni tra cocktail bar, ristoranti e accademie di formazione, Andrea ha fatto della mixology gastronomica la sua firma, unendo la precisione del sommelier all’estro del bartender. Un percorso iniziato quasi per caso, quando, giovanissimo, si ritrovò a lavorare nel locale viterbese Maledetta Abitudine: “Avevo iniziato un po’ per gioco, poi con il passare del tempo ho capito che volevo farlo per mestiere… per quanto ancora fossi molto lontano dai canoni di mixology e bartending. Uscito da lì, poi, ho voluto perseguire questa strada, ormai addentrato nel mondo della notte decisi di lasciare gli studi di biologia e mi sono tuffato in questo settore”.

Dopo una lunga gavetta, esperienze in locali come il Libarium Nostrum a Cagliari, il Bar Centrale e il Sale Nero di Viterbo, Valentini ha affinato una visione chiara: il drink deve dialogare col piatto. “La gente oggi vuole bere qualcosa che completi il piatto, non solo un aperitivo”.

Ed è proprio questa visione che ha favorito una più stretta collaborazione tra O’ Sarracino (locale “padre” nonché adiacente di Riserva 1999) a lanciare, a partire da giugno, un menù “pizza & cocktail pairing”, dove l’estro del pizzaiolo Mario Di Dato incontra i drink creati da Andrea. “È un gioco a quattro mani. Abbiamo pensato pizze classiche e creative, bianche e rosse, anche a base di pesce. I drink? Saranno un omaggio all’estate e all’atmosfera mediterranea”.

Ma dietro al bancone non ci sono solo sperimentazioni. C’è uno stile chiaro, una firma: “Propendo per le salinità, amo i distillati esotici e lavoro spesso con acqua di mare microfiltrata – racconta Andrea –. Mi piacciono i drink coloniali, con tequila, mezcal, cachaça. Ma il vino resta centrale, specie in un locale come questo dove rappresenta il 75% delle richieste”.

La passione per il food pairing con il pesce è quasi genetica, tanto da averci dedicato una newsletter dedicata e firmata proprio da lui. “Vengo da Cagliari, il mare ce l’ho nel sangue. La mia newsletter Crudité nasce proprio da questa connessione: ogni settimana un piatto di mare con il drink giusto”.

Andrea oggi è anche docente per ABI Professional, dove forma i bartender del futuro. E a chi sogna questo mestiere dà un consiglio chiaro: “Non precludetevi nulla. Molti dicono ‘a me il vino non piace’, oppure ‘non bevo rum’. Il mio percorso da sommelier mi ha aperto nuovi mondi, anche per creare cocktail. Bisogna assaggiare, esplorare, rimanere aperti. Sempre, sia quando si studia sia quando si lavora”. La formazione, dopotutto, non si ferma mai. Nemmeno quando si finisce dietro a un bancone, responsabili della linea beverage di un locale.

Ascolta il podcast con Andrea Valentini: