promotion-banner

Con il Cuore nel Piatto 2025: un’edizione da record tra gusto, etica e inclusione

post-thumb

Anche quest’anno la Sabina ha ospitato una nuova e straordinaria edizione di “Con il Cuore nel Piatto”, evento simbolo del connubio tra alta cucina e impegno sociale. Oltre 80 chef, 35 produttori e più di 60 postazioni gastronomiche hanno dato vita a una serata memorabile all’insegna della qualità e della solidarietà, attirando centinaia di partecipanti.

Tutti i proventi dell’iniziativa sono destinati a progetti di supporto per persone affette da disabilità complesse e malattie neuromuscolari, confermando la vocazione benefica che contraddistingue l’evento fin dalla sua nascita.

Un format che unisce cucina, umanità e territorio

Promossa da un’associazione attiva dal 2014, “Con il Cuore nel Piatto” punta a promuovere l’inclusione sociale attraverso il linguaggio universale del cibo. Tra i momenti più emozionanti dell’edizione 2025, la premiazione dello chef giapponese Koji Kobayashi, volato appositamente dal Giappone per partecipare. A consegnare il riconoscimento, Pasquale Santonicola in rappresentanza dello sponsor Eurocoltellerie Srl, suscitando un forte impatto emotivo.

Grande attenzione anche per la storia dei Mastri Biscottai, impresa sociale romana fondata da Luca e Fabio nel 2022 e oggi coinvolta nella produzione artigianale di biscotti grazie al lavoro di 27 giovani con disabilità. Un progetto nato con il sostegno della Regione Lazio e del Fondo Sociale Europeo, che racconta una nuova idea di impresa: etica, formativa, sostenibile.

Il premio speciale dedicato all’impegno solidale è stato consegnato proprio ai due fondatori da Maura Sofia Degli Estensi, artista orafa, che ogni anno realizza un’opera in oro e diamanti per celebrare l’impegno umano. L’edizione 2025 conferma “Con il Cuore nel Piatto” come uno degli appuntamenti più significativi nel panorama enogastronomico italiano, capace di unire sapientemente gusto, solidarietà e cultura. La crescente partecipazione di chef, aziende, associazioni e famiglie dimostra quanto la cucina possa trasformarsi in uno strumento concreto di dialogo, inclusione e speranza.