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Coro: a Orvieto l'unico ristorante italiano tra i 16 più belli del mondo

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Incastonato nel centro storico di Orvieto, all’interno di una chiesa sconsacrata del XVI secolo, il ristorante Coro si è guadagnato un posto tra i sedici ristoranti più belli del mondo secondo il prestigioso Prix Versailles 2025. Non un semplice riconoscimento, ma un tributo internazionale che porta l’Umbria — e l’Italia — sotto i riflettori dell’architettura mondiale applicata alla ristorazione.

Coro è l’unico ristorante italiano selezionato per questa shortlist d’élite che celebra non solo la bellezza estetica, ma anche l’equilibrio tra funzione sociale, impatto culturale e sostenibilità architettonica. Un premio patrocinato da UNESCO e Nazioni Unite, che elegge ogni anno i “World’s Most Beautiful Restaurants” tra le nuove aperture globali. Nel dicembre 2025, tutta l’Italia guarderà a Coro e a Orvieto, in attesa di scoprire se questo spazio unico saprà conquistare anche uno dei titoli mondiali del Prix Versailles. Intanto, è già una certezza: l’Umbria custodisce il ristorante più bello d’Italia.

Un luogo che unisce storia, architettura e visione gastronomica

Il progetto prende vita all’interno di un edificio sacro, oggi riconvertito in un raffinato spazio di ristorazione fine dining grazie all’intervento dell’architetto Giuliano Andrea dell’Uva. Le alte volte, il tufo, il legno e la luce naturale non fanno solo da sfondo: sono parte integrante del racconto che si sviluppa tra i tavoli. In Coro, l’architettura diventa esperienza. Dietro a questa visione si trovano lo chef Ronald Bukri e il maître e direttore di sala Francesco Perali. Entrambi con un bagaglio internazionale e un’esperienza già consolidata a Montalcino, hanno scelto Orvieto per dare vita a un progetto che unisce radici locali e tensione creativa.

Il nome “Coro” nasce dall’unione delle loro iniziali (Francesco e Ronald), ma soprattutto rappresenta un’idea: un’armonia condivisa, fatta di gesti consapevoli, accoglienza autentica e cucina essenziale. Il Prix Versailles 2025 non è che l’ultimo traguardo di un percorso iniziato un anno e mezzo fa: Coro ha già ottenuto due Forchette dalla Guida Gambero Rosso, l’inserimento nella guida ristoranti del Touring Club italiano e la menzione tra le Migliori Aperture 2024 secondo The Fork Awards.

Con la candidatura al Prix Versailles, il ristorante umbro entra ora in gara per uno dei tre Titoli Mondiali che verranno assegnati a dicembre: Prix Versailles, Menzione Interni e Menzione Esterni. Un’opportunità straordinaria per un ristorante che ha fatto della coerenza tra cucina, spazio e racconto la propria cifra distintiva.

Coro Orvieto, i menu degustazione

L’offerta gastronomica di Coro si articola in tre percorsi degustazione “alla cieca”:

  • Coro Ardente – 4 portate tra brace e intensità;
  • Coro Armonico – 6 portate stagionali in equilibrio;
  • Coro Libero – 10 portate che esplorano liberamente la visione dello chef.

A queste si affianca un menu à la carte, con proposte sempre in dialogo con la stagionalità e il territorio.