Dove mangiare in Tuscia vicino ai luoghi di interesse turistico: la mini guida
La Tuscia viterbese è un territorio che sorprende a ogni passo, a ogni sguardo, a ogni morso. E in che modo si può descrivere tutto questo se non consigliando alcuni tra i migliori ristoranti del territorio vicino ai luoghi di interesse turistico della zona? Apprestiamoci a intraprendere un viaggio tra borghi medievali sospesi nel tempo, palazzi rinascimentali, necropoli etrusche e paesaggi modellati dalla storia, tutto accompagnato dai migliori sapori e i piatti che caratterizzano il territorio sotto l’aspetto gastronomico.
In questa guida prepariamoci a conoscere una selezione dei migliori posti dove mangiare nei dintorni dei principali luoghi d’interesse della Tuscia: viaggeremo in lungo e in largo nella provincia viterbese, dal Parco dei Mostri di Bomarzo, con i suoi giganti di pietra immersi nel verde, al maestoso Palazzo Farnese di Caprarola, capolavoro del Rinascimento; dal fascino storico del Palazzo dei Papi e del Quartiere San Pellegrino di Viterbo, fino alle suggestioni etrusche della Necropoli di Tuscania e del Parco Archeologico di Sutri.
Foto di Marco Aquilani | Officina Visiva
Che siate in cerca una trattoria tipica dove gustare un piatto della tradizione o un ristorante un po’ più raffinato con vista sulle colline, un locale in cui potete anche scegliere tra tantissime varietà di vino, ecco una selezione di indirizzi made in Tuscia per un’esperienza completa e per tutte le tasche.
Parco dei Mostri di Bomarzo
Un luogo unico al mondo, dove arte, natura e mistero si fondono tra sculture colossali e figure fantastiche scolpite nel tufo. Il Sacro Bosco di Bomarzo, voluto dal Principe Orsini nel Cinquecento, è un viaggio onirico tra mostri, divinità e simboli esoterici immersi nel verde della valle del Tevere.
La Fraschetta degli Antichi Sapori

Non si tratta di un locale convenzionale: la Fraschetta è, come la definiscono i suoi fondatori, un “ristorantino diffuso”, che si sviluppa tra diverse cantine e ambienti del borgo antico, ristrutturati e recuperati con l’intento di valorizzare ciò che già esisteva, senza nuove costruzioni. La cucina si basa su materie prime locali, con una forte predilezione per prodotti a chilometro zero, biologici e provenienti da filiere sostenibili. La filosofia del locale punta a esaltare la cucina tradizionale e popolare, ispirata ai sapori di un tempo, senza sofisticazioni eccessive
Palazzo Farnese di Caprarola
Capolavoro dell’architettura rinascimentale, il Palazzo Farnese domina il borgo di Caprarola con la sua imponente pianta pentagonale e gli affreschi spettacolari che narrano la potenza della famiglia Farnese. Dai giardini all’italiana alle sale riccamente decorate, ogni angolo racconta la grandezza del Rinascimento italiano.
Vineria Vignola

Un locale che nasce e si sviluppa prima di tutto sul vino. Ed è attorno ad esso, poi, che si è costruita la proposta di cucina. Una proposta da bella trattoria contemporanea: sapori netti, ben distinti, materie prime centrali e tanta territorialità. A rubare l’occhio è l’ampia carta di vini, con etichette provenienti praticamente da mezza Europa. Menzione speciale per gli Champagne, grande passione del proprietario Luigi, con un passato in sale importanti come quelle di Enoteca Pinchiorri ed Enoteca La Torre.
Trattoria Del Cimino

Una meraviglia architettonica come Palazzo Farnese merita due indirizzi consigliati. A Caprarola un must è rappresentato sicuramente da Trattoria del Cimino, locale segnalato in guida Michelin e dalla forte vocazione gastronomica territoriale. Menzione speciale per la trippa, paste fresche, carni alla brace, lepre e cinghiale completano una gustosa proposta di cucina.
Centro Storico di Viterbo
Dal Palazzo dei Papi, tra gli edifici storicamente più importanti di tutta la Tuscia, sede del primo conclave della storia, arrivando a San Pellegrino, uno dei quartieri medievali meglio conservati d’Europa. Una passeggiata attraverso un intreccio di vicoli in pietra, archi e case-torri che riportano indietro nel tempo: questo è centro storico di Viterbo. Un giro tra le sue stradine all’interno delle mura medievali, per respirare l’autenticità della cittadina, tra botteghe artigiane, piazze, fontane e scorci incantevoli.
Il Cantuccio di Maria

Un ristorante caldo, accogliente, informale. Un ristorante che fa stare bene e in cui si mangia bene. Un ristorante senza troppi fronzoli o grilli per la testa: essenzialità, che non significa banalità, ma forte di una proposta di cucina che poggia su paletti ben definiti e su quelli ruota. Cucina genuina territoriale ma non a tutti i costi, espressa e fatta tutta al momento. Materie prime rispettate nella loro natura, sapori netti e ben distinti, bilanciati. Una cucina sicuramente di sostanza, che riempie, e che non rinuncia comunque sia all’estetica e a quel minimo di eleganza che ci vuole. Una bella osteria di quelle che oggi la gente cerca per la maggiore.
Schernardino

L’indirizzo di più recente apertura nel centro storico di Viterbo. A Piazza delle Erbe una piacevole novità, inaugurata lo scorso luglio, che vede in cucina Danilo Ciavattini, tornato operativo in città dopo anni d’assenza. Un bistrot curato, elegante, di classe, con una cucina che bada alla sostanza, al gusto, con la giusta attenzione ad estetica e presentazione. Anche una proposta pizza per un pasto più easy. Imperdibili i ravioli ripieni di mortadella alle nocciole e crema di nocciole.
Necropoli Etrusca di Tuscania
Testimonianza affascinante della civiltà etrusca, la necropoli di Tuscania si estende tra dolci colline e tufo dorato. Le tombe monumentali di Pian di Mola e Madonna dell’Olivo raccontano storie di un popolo antico e raffinato, in un contesto naturalistico di straordinaria bellezza.
Convivial

Da qualche mese il ristorante del giovane chef Andrea Astolfi si è spostato sulla via principale del centro storico di Tuscania. Cambia la sede ma non la filosofia di cucina, sempre interessante e coraggiosa. Nel nuovo Convivial i vegetali continuano a essere protagonisti assoluti. Dall’orto personale dello chef, situato tra le campagna di Tuscania, arrivano materie prime freschissime che costituiscono una parte importante dell’ossatura dei piatti.
Parco Archeologico di Sutri
Un concentrato di storia e fascino racchiuso in un unico luogo: l’anfiteatro romano scavato nel tufo, la suggestiva chiesa rupestre della Madonna del Parto e le antiche necropoli etrusche. Il Parco Archeologico di Sutri è un perfetto esempio di continuità tra natura, arte e spiritualità.
N’Uovo Vino e Cucina

Siamo poco fuori il paese viterbese di Sutri, all’interno di una struttura ricettiva di lusso che ospita questo ristorante. In cucina c’è il giovane Simone Lezzerini, di origine romane che qui ha trovato la nuova casa. Tra i piatti più riconoscibili del ristorante, e maggiormente legati al suo nome, c’è l’uovo alla brace con cardoncelli in salamoia, crema di funghi alla brace e tuorlo stagionato al fieno. Il ristorante è segnalato in Guida Michelin.

