Il Cantuccio di Maria: nel centro di Viterbo il bello (e buono) della semplicità ben fatta
Un ristorante caldo, accogliente, informale. Un ristorante che fa stare bene e in cui si mangia bene. Un ristorante senza troppi fronzoli o grilli per la testa: essenzialità, che non significa banalità, ma forte di una proposta di cucina poggiata su paletti ben definiti e su quelli vuole ruotare. Lo stile e la proposta quella di una bella osteria contemporanea, di quelle che oggi vanno per la maggiore, di quelle che i clienti cercano e, perché no, poi tornano con piacere.
Bell’indirizzo nel centro storico di Viterbo
Siamo in via delle Fabbriche, e là dove un tempo c’era un ristorante stellato oggi la “pesante eredità” la raccoglie degnamente, e con le dovute proporzioni, un localino grazioso che nella sua fascia annovero tra le più piacevoli scoperte di questo 2025. Siamo a Il Cantuccio di Maria, a pochi passi da piazza Fontana Grande, dove all’interno di un affascinante palazzo storico una coppia proveniente da Sant’Eutizio ha messo in piedi il proprio ristorante e la propria idea di ristorazione.

Una ristorazione per l’appunto genuina, autentica, dove possibile ancorata al territorio ma che non preclude escursioni verso il “chilometro buono”, che non è necessariamente quello zero. Loro sono Alessandro e Maria, due under 40 che poco più di due anni fa si sono tuffati in questa avventura dopo tanti anni, lei, passata in varie cucine della provincia, lui dopo una prima fase di vita professionale tra un lavoro in tutt’altro settore e i weekend da cameriere. Nell’estate 2023 il grande salto, in coppia, inaugurando Il Cantuccio di Maria, e dividendosi i compiti tra cucina e sala.
Cosa si mangia a Il Cantuccio di Maria
Cucina genuina dicevamo, territoriale ma non a tutti i costi, espressa e fatta al momento. Materie prime rispettate nella loro natura, sapori netti e ben distinti, bilanciati. Una cucina sicuramente di sostanza, che riempie, e che non rinuncia comunque sia all’estetica e a quel minimo di eleganza che ci vuole. Anche l’occhio, dicono quelli bravi, vuole la sua parte.

Si comincia con un grazioso appetizer: un finto mini pomodoro ripieno di pappa al pomodoro. La carta offre una buona scelta, per incontrare i gusti di tutti. Dalla carne al vegetariano: deliziosa la vellutata di cavolo viola e nella granny smith. Anche selezione di crudi con 4 diverse tipologie di tartare (fassona, marchigiana, scottona, piemontese). Sostanza la parola chiave dei primi, tra i quali compaiono paste fresche realizzate quotidianamente da Maria. Interessanti, comfort food vibes, gli strozzapreti al ragù domestico (pollo, coniglio e faraona) con abbondante tartufo. È poi il momento poi della faraona cotta a bassa temperatura, ripiena di castagne e salsiccia, con guanciale adagiato in superficie. Bella, abbondante, soddisfacente e ghiotta. Per gli amanti della carne più “strong”, anche una selezione di tagliate alla griglia.
Il Cantuccio di Maria, un ristorante consigliato nel centro storico di Viterbo.

