Il Pepe Nero di Capodimonte celebra l’ingresso in Guida Michelin con un rinnovato restyling
Il ristorante Pepe Nero di Capodimonte, affacciato su uno degli scorci più suggestivi del Lago di Bolsena, dopo essere stato inserito tra le new entry del mese di giugno 2025, entra ora ufficialmente nella Guida Michelin 2026 in versione cartacea, come segnalazione. Un riconoscimento che conferma il percorso di crescita avviato dal locale nell’ultimo anno, grazie a una proposta gastronomica sempre più matura, rinnovata e centrata sull’equilibrio tra territorio, lago e influenze mediterranee. Per celebrare questo passo significativo, il ristorante ha scelto di chiudere per due settimane e dedicarsi a un restyling profondo degli spazi, immaginando un ambiente rinnovato che fosse all’altezza della nuova fase, già aperta poco più di un mese fa con un menu inedito.

Una sala che cambia pelle
Il restyling ha interessato diversi aspetti della sala, dall’atmosfera generale all’accoglienza, introducendo una nuova luce negli spazi e una mise en place rinnovata che dà subito un tocco più elegante al tavolo. È stata ripensata anche la disposizione interna della sala, ora più armoniosa e in linea con l’identità che il ristorante desidera comunicare. Nuovi colori, dettagli discreti e alcune soluzioni estetiche rivisitate rendono l’ambiente più caldo e personale, senza stravolgere l’anima del locale. Ma queste sono solo alcune anticipazioni: le novità sono molte di più, e parte del piacere è scoprirle dal vivo lasciandosi guidare dall’atmosfera completamente rinnovata che il Pepe Nero ha preparato per i suoi ospiti. Dal 3 dicembre, data della riapertura, tutti potranno tornare a essere ospiti del ristorante affacciato sul lago, e riscoprire la sua nuova veste.
Nuovo corso, con lo sguardo rivolto avanti
Questo restyling non è un semplice intervento estetico, ma un passo simbolico che sancisce l’avvio di un nuovo corso. L’ingresso nella Guida Michelin rappresenta uno stimolo e un punto di partenza: il Pepe Nero vuole crescere, consolidarsi e continuare a costruire un’identità che unisce territorio, ricerca e attenzione all’ospite. Ora con un’anima tutta nuova: ora non più solo in cucina, ma anche in sala.
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