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Isanti, tra cioccolato e tè dal mondo: a Corchiano l’autunno profuma di nocciole e infusi

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Con l’arrivo dell’autunno e dei primi freddi, a Corchiano, nel cuore della Tuscia, c’è un luogo dove il calore non si misura solo in gradi ma in aromi, profumi e piccoli gesti. È Isanti, la pluripremiata pasticceria e caffetteria guidata da Monia Achille ed Emanuele Isanti, che da un anno accoglie i suoi ospiti anche in una raffinata sala da tè dedicata ai riti e ai sapori provenienti da tutto il mondo.

Un viaggio tra tè, culture e pasticceria artigianale

La sala da tè di Isanti è oggi un punto di riferimento per chi ama concedersi una pausa lenta e sensoriale, fatta di piccoli gesti e attenzioni. Oltre trenta varietà di tè, tisane e miscele selezionate tra le migliori produzioni internazionali — dai tè neri più corposi ai verdi più freschi, dai bianchi e oolong ai rari Pu’er — vengono servite con cura e accompagnate da pasticceria artigianale preparata nel laboratorio della casa. Biscotti al burro, dolci speziati, torte da forno e piccole creazioni al cioccolato dialogano con gli aromi delle foglie infuse, creando abbinamenti sempre diversi e sorprendenti, con Monia e il suo staff costantemente pronti a consigliare l’accostamento giusto, a seconda dei gusti dei clienti.

«In realtà la mia passione era il cioccolato — racconta Monia —. Ma lo stesso istituto dove ho studiato per diventare degustatrice teneva anche corsi di degustazione del tè. Da curiosa, ho voluto provare, e da lì è nata una passione nuova. Ho scoperto che il tè e il cioccolato si sposano perfettamente, e da quel momento ho iniziato a lavorarli in dialogo». Da questa scintilla è nata l’idea della sala da tè: un luogo dove il tè non è solo una bevanda, ma un’esperienza, un rituale culturale e sensoriale che si intreccia con la pasticceria e con la vocazione artigianale di Isanti.

Su prenotazione, è possibile vivere anche l’esperienza completa del tè all’inglese o del tè marocchino, due rituali tanto diversi quanto affascinanti: il primo con scones, sandwich e shortbread serviti con marmellate e confetture; il secondo con tè alla menta, dolcetti orientali, frutta secca e datteri. «Quando abbiamo deciso di aprire la sala, molti pensavano che nel nostro territorio non avrebbe funzionato — racconta Monia Achille ricordando questo stesso periodo di un anno fa — invece è andata benissimo fin da subito. Le persone si sono incuriosite e poi affezionate. Ho scoperto che ci sono tantissimi appassionati di tè, molti più di quanto immaginassi, anche da Roma e fuori provincia».

Isanti, pasticceria pluripremiata della Tuscia

La storia di Isanti è costellata di riconoscimenti: due torte inserite nella Guida del Gambero Rosso, una serie di premi italiani e internazionali, e la soddisfazione di vedere il proprio lavoro apprezzato ben oltre i confini del viterbese. Monia Achille, oggi anche docente del Gambero Rosso, racconta con orgoglio il traguardo più importante: «Il nostro oro più grande è stato quello agli International Chocolate Awards, con la Mè, una crema densa a base di nocciola romana al 70%. Non è una spalmabile tradizionale, è più simile a un cremino: si scioglie solo in bocca, ed è stata la prima volta che un prodotto a base di nocciola romana vinceva un oro internazionale».

Oltre alla Mè, sono arrivate altre medaglie d’oro con praline speciali: una nata per valorizzare le donne del cacao, realizzata con un liquore guatemalteco al cacao, e un’altra con tè alla marocchina all’interno, a testimoniare il legame sempre più stretto tra il mondo del cioccolato e quello del tè. Tè, torte o pasticcini che siano, alla base di ogni creazione firmata Isanti c’è una profonda attenzione alla materia prima e al territorio. «La nostra materia prima più importante è la nocciola, e cerchiamo di valorizzarla sotto tutti i punti di vista — spiega Monia Achille —. Nel periodo delle castagne diventano protagoniste anche quelle, e utilizziamo spesso l’olio extravergine d’oliva per rendere alcuni dolci naturalmente senza lattosio, ma sempre ricchi di gusto».

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