La Villa: quando una scuderia rinascimentale diventa un'apprezzata pizzeria
Trovandomi spesso a confrontarmi con colleghi ed appassionati di food del viterbese sui “migliori” locali della zona, parlando di pizzerie c’è un nome che in tanti nel corso del tempo mi hanno fatto e ripetuto. La Villa, localino di Bagnaia che ha conquistato i palati di non pochi clienti. Localino che entra nel novero di quelle 3/4 pizzerie più apprezzate della zona, quelle insomma che si spartiscono i favori (e le nomination) di tanti clienti e pizza lovers.
Nel cuore di Bagnaia, a poche decine di metri dall’ingresso di Villa Lante, c’è un luogo dove storia, sapori e passione si incontrano ogni sera davanti a un forno a legna e un fuoco acceso. La Villa, per l’appunto, oggi una delle pizzerie più apprezzate in provincia. È un progetto nato dalla visione e dalla tenacia di due fratelli (Stefano e Luca Buzzi) che hanno trasformato quella che fu un’antica scuderia in un punto di riferimento per gli amanti della buona pizza. Non è un caso che il nome richiami la celebre Villa Lante, gioiello del Rinascimento italiano con i suoi giardini all’italiana e le fontane scenografiche. Proprio accanto a questo patrimonio artistico e paesaggistico, un tempo dimora dei Farnese, sorge oggi un locale che mescola atmosfera storica e spirito contemporaneo, dove ogni dettaglio è pensato per valorizzare l’identità del territorio.
Un sogno nato tra le difficoltà
La storia de La Villa è quella di un’intuizione diventata realtà. I due fratelli fondatori, autodidatti, hanno deciso di scommettere su una passione autentica, scegliendo di aprire la pizzeria ma inconsapevolmente poco prima dello scoppio della pandemia. Un inizio in salita, segnato da restrizioni e incertezze, ma che si è rivelato strategico: grazie alle consegne a domicilio, il nome de La Villa ha iniziato a circolare, costruendo una solida rete di clienti affezionati. Oggi, con l’emergenza sanitaria alle spalle, quel seme è diventato un albero rigoglioso. I fratelli si dividono i compiti ogni giorno, uno al forno, l’altro alla spianata, condividendo ogni fase del lavoro: dall’impasto alla gestione del locale. Al centro di tutto, un principio semplice ma imprescindibile: la qualità.
Il cuore dell’offerta de La Villa è un unico impasto, frutto di studio e sperimentazione. Maturato per tre giorni, nasce da un blend calibrato di farine tipo 1, 0 e integrale. «Volevo un impasto che si sentisse anche al naso – racconta Stefano, pizzaiolo e titolare – che avesse quel profumo di cereali che ti fa capire subito che è vivo». L’idratazione si aggira tra il 72 e il 75%, per garantire una pizza leggera, scioglievole ma ben strutturata.
Tutto viene lavorato artigianalmente, con una selezione rigorosa di ingredienti: prosciutti e salumi dell’azienda agricola Stefanoni, formaggi caprini da Monte Jugo, latticini della Piccola Formaggeria Artigiana, verdure locali raccolte da aziende agricole del viterbese. «Così, dove e quando possibile, raccontiamo il territorio», spiega ancora Stefano. «Ogni ingrediente è scelto per parlare di dove siamo».
La proposta gastronomica è snella ma studiata, con un equilibrio tra classico e creativo. Si parte con una selezione di antipasti che comprende supplì, montanarine e taglieri di salumi e formaggi locali. In carta si trovano quattro tipi di calzoni, pizze rosse e bianche, ma anche cinque “pizze nobili” che reinterpretano il concetto di gourmet in chiave locale. Tra queste, la Madama Susy spicca come simbolo del legame con il territorio: susianella (l’insaccato tipico viterbese, a base per lo più di fegato, presidio Slow Food), guanciale, patate e fiordilatte si incontrano in un equilibrio rustico e autentico. C’è poi la Cruda, con pomodori secchi, stracciatella di bufala e alici del Cantabrico. Il menù si arricchisce di proposte fuori carta, come una sorprendente pizza con baccalà mantecato, asparagi e scaglie di cioccolato amaro. La sala, recentemente rinnovata, alterna elementi moderni a richiami storici che testimoniano l’identità del luogo. Quindici tavoli distribuiti in due salette creano un’atmosfera raccolta e accogliente, ideale per una serata all’insegna del gusto. La carta dei vini privilegia etichette locali, con una piccola ma curata selezione di birre artigianali alla spina.