Le migliori pizzerie umbre e laziali secondo la nuova guida The Great Pizza
È uscita la nuova The Great Pizza, guida dedicata alla pizza d’autore e contemporanea promossa da NetAddiction e supportata dalla testata enogastronomica Dissapore. La guida non si pone l’obiettivo di stilare una classifica, ma propone una selezione delle 100 migliori pizzerie italiane, chiamate “The Great 100”, accompagnata da cinque categorie speciali, ognuna composta da dieci indirizzi. La valutazione si basa su parametri che vanno oltre la semplice bontà della pizza: fondamentali, secondo le linee guida rese note, sono la qualità dell’impasto, la margherita e la creatività negli abbinamenti, ma anche le pizze dolci, il locale, la carta degli alcolici, il servizio e l’esperienza complessiva.
Le pizzerie umbre in guida
L’Umbria si fa notare con quattro realtà che raccontano il territorio con stili diversi. A Perugia, “Da Andrea – Pizza Contemporanea” si distingue per l’attenzione agli impasti e la coerenza del progetto, proponendo pizze moderne e molto apprezzate. A Umbertide, Degusto porta avanti una ricerca gastronomica applicata alla pizza, selezionando con cura ingredienti e abbinamenti. A Fabro, Vecchia Napoli mantiene vive le radici partenopee, proponendo una pizza tradizionale ma curata in ogni dettaglio. Infine, a Terni, NascostoPosto si distingue per un approccio contemporaneo e creativo, offrendo un’esperienza di scoperta e originalità molto legata alla tradizione napoletana.
Le pizzerie laziali in guida
Anche il Lazio conferma il suo ruolo di territorio dinamico per la pizza d’autore, con una forte concentrazione su Roma e provincia. Nella capitale, 180 Grammi, Angelo Pezzella, Avenida Calò, Fina Fina, Santa Romana – Pizzeria di quartiere, Seu Pizza e TAC rappresentano esempi di eccellenza, tra interpretazioni contemporanee e progetti di quartiere che hanno conquistato appassionati e curiosi. Nelle province, GianPà a Cassino, La Taverna dei Corsari a Montopoli di Sabina, Mater a Fiano Romano e Pizzeria Clementina a Fiumicino completano il quadro, dimostrando quanto variegata sia la proposta laziale.


