Migliori bar d’Italia per Blue Blazer: 4 locali della Tuscia in guida
La Guida dei migliori bar d’Italia firmata Blue Blazer festeggia 10 anni e lo fa con la versione cartacea del suo vademecum nazionale. Tra i migliori locali del settore sono 4 quelli selezionati nella Tuscia.
La mixology italiana ha raggiunto nuove vette, trasformandosi in un fenomeno globale che continua a ispirare bartender e appassionati di tutto il mondo. In questo contesto, la guida Blue Blazer celebra il suo decimo anniversario con un’edizione speciale cartacea e un mega evento al Teatro Centrale di Roma, che riunirà professionisti del settore e appassionati in una serata dedicata all’arte del buon bere.
Curata da due specialisti del settore, Giampiero Francesca e Gaetano Massimo Macrì, la guida è frutto di anni di esplorazione di ogni angolo della penisola per scovare i cocktail bar più interessanti e innovativi. Il risultato è una mappa completa, affidabile e aggiornata che riflette le nuove tendenze della mixology. Perfetta sia per gli esperti che per chi ama scoprire nuovi locali durante i viaggi. La guida abbraccia diverse tipologie di locali: dai classici cocktail bar agli hotel bar, passando per ristoranti, bistrot e speakeasy. Ogni locale viene descritto con tutte le informazioni utili per individuarlo e raggiungerlo. Inoltre, per chi vuole scoprire il contesto regionale, sono stati aggiunti editoriali dedicati alle principali città e aree italiane, offrendo una panoramica culturale del mondo dei cocktail.
La guida raccoglie 370 schede di cocktail bar selezionati in tutta Italia, ben 20 in più rispetto all’edizione del 2024. La selezione rappresenta un ventaglio di altissima qualità, con locali distribuiti in ogni regione italiana. Ogni scheda fornisce dettagli preziosi per chi cerca esperienze autentiche e drink impeccabili:
- Chi è il bar manager, il cuore pulsante dietro il bancone.
- Cocktail best-seller, il drink iconico da provare assolutamente.
- La filosofia che distingue il locale, raccontata con cura.
- Stile e atmosfera, per immergersi nell’esperienza del bar.
- Fascia di prezzo, per una scelta consapevole.
- Cocktail consigliati, ideali per aiutare gli indecisi.
Quali sono i cocktail bar della Tuscia nella guida Blue Blazer
4 gli indirizzi della Tuscia inseriti in guida. Due locali viterbesi, uno della provincia (Acquapendente) e uno al confine tra Lazio e Umbria, in provincia di Terni ma di fatto a poca distanza dal lago di Bolsena e guidato da un barman viterbese. Quali sono i migliori cocktail bar della zona secondo Blue Blazer? Eccoli con le rispettive schede della guida:
- Etrusco Bar (all’interno di Borgo La Chiaracia Spa Resort, Castel Giorgio, Terni): Nella magnifica campagna dell’Umbria, quasi al confine con il Lazio, fra le colline che tanto ricordano i più celebri panorami toscani, sorge un’oasi di relax, ospitalità e gusto, Borgo La Chiaracia. Poco fuori il piccolo centro di Castel Giorgio, quando le poche case del borgo lasciano spazio a boschi e vallate, il piccolo agglomerato di questo resort con Spa appare in tutto il suo splendore. Moderna nello stile, con le sue pareti bianche e i grandi spazi comuni, questa struttura offre tra i suoi molti servizi una ristorazione e un bar unici all’interno dell’intera Regione, con il ristorante Radici come punta di diamante della proposta. Le “radici” richiamate nel nome del ristorante sono il fulcro della proposta dell’Etrusco Bar, guidato sin dalla sua apertura da Alessio Ciucci. La carta stagionale si basa infatti su una ristretta selezione di twist on classic creati utilizzando materie prime locali e stagionali. Senza utilizzare tecniche complesse o moderni macchinari, Alessio Ciucci propone gustose varianti di drink immortali come il Negroni o il Martini cocktail.
- Lab – Restaurant and Drink (Viterbo, Piazza Giuseppe Verdi): Il Lab Viterbo non ha nulla da invidiare ai bar della Capitale: i cocktail sono “vestiti” bene e si presentano con le dovute accortezze, perché anche l’occhio vuole la sua parte. La filosofia che si è scelta di seguire punta su una proposta beverage contemporanea, drink nati da idee chiare che non prevedono preparazioni particolari ma sono assemblati con gusto e non sono mai banali, anzi. Un ottimo lavoro per un locale completo, che funge da cocktail bar con una sua personale carta, seguita dai classici immancabili e ottime tapas a rinforzo per chi ne abbia necessità. Altrimenti si può anche cenare, pasteggiando con vini. Caratterizzato da uno stile moderno che strizza l’occhio alle grandi capitali europee, il Lab resta uno dei pochi esempi di alta miscelazione viterbese. Nato dalla mente di Michele Schirripa, questo bistrot con cocktail bar ha saputo mantenere alto lo standard di qualità e accoglienza, ritagliando uno spazio unico in un panorama complesso come quello della provincia laziale. Nota finale: nelle ore notturne del weekend si lascia spazio all’anima clubbing del locale.
- Al Settantasette (Via San Pellegrino, Viterbo): Nel quartiere di San Pellegrino, patrimonio Unesco, la zona medievale della città, ricca di edifici che poggiano sul tufo, senza fondamenta. Dove un tempo sorgevano magazzini, in seguito botteghe d’arte e artigianato, oggi sono presenti bar e ristoranti. Questo è lo sfondo storico del Settantasette, un cocktail bar che al contrario delle memorie di cui si circonda presenta una miscelazione moderna. Per fare un esempio, una delle ultime drink list è stata ispirata al mondo Sci-Fi. La bevuta qui non è mai banale. A parte i signature che cambiano in base alle stagioni, il menu prevede “gli speciali”, un po’ i loro best seller, e ovviamente grandi classici, nei quali la firma di Manfredi “Mezzo Muso” Samperi è più che evidente. Naming accattivante e materie prime di estrema qualità garantiscono un’esperienza mai banale. C’è sempre, in ogni drink, un tocco in più, la componente che non ti aspetti e che può attirare la curiosità nel momento della scelta. Utili, specie per i neofiti, le tabelle gustative presenti sul sito.
- Mr. Monkey (Piazza e Fonte del Rigombo, Acquapendente): Mr. Monkey da Acquapendente (poco più di cinquemila anime in provincia di Viterbo) è l’ordigno esplosivo che ha il merito di aver fatto deflagrare la buona miscelazione in una piccola comunità locale lontana dai palcoscenici più importanti. Giorno dopo giorno, Riccardo Brenci ha conquistato clientela, ma non solo, ha consolidato la sua posizione, espandendo il locale nel 2021. Il Monkey combina l’autenticità di un locale ricavato all’interno di una caverna in pietra con un design più ricercato. Offre una selezione di cocktail classici e signature drink di alta qualità, con un’attenzione per le materie prime. A prima vista i loro drink vi sembreranno semplici, in realtà dietro c’è un lungo lavoro di ricerca, per bilanciare sapore, profumo, consistenze, in ultimo anche per restituire un’estetica che consenta di far vivere al cliente un’esperienza totale, multisensoriale. Chiedete, se disponibili, drink invecchiati in botte a una temperatura costante.