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Iside De Cesare: nel 2025 una serie di iniziative per i 20 anni de La Parolina

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Iside De Cesare è la chef patron del ristorante La Parolina, una Stella Michelin, in un borgo di confine tra Lazio, Umbria e Toscana. Con la sicurezza e determinazione che da sempre la contraddistinguono, Iside celebra i **20 anni **del suo locale (di cui 16 con il noto macaron francese), un indirizzo che ha reso celebre Trevinano (frazione di Acquapendente, Viterbo) nel panorama gastronomico del territorio. Per festeggiare i due decenni di proficua attività assieme al marito Romano Gordini la chef ha recentemente lanciato una serie di iniziative dedicate ai clienti, pensando anche ai più giovani e agli amanti della buona cucina in generale. Dopo una serie limitata di voucher, andati a ruba in pochissimo tempo, ogni mese la chef originaria di Roma ma ormai trapiantata in Tuscia è pronta a promuovere qualcosa di nuovo per festeggiare con i suoi ospiti i 20 anni de La Parolina. Qualche piccola anticipazione ce l’ha data nel corso di questa chiacchierata.

Iside, celebrare i 20 anni di La Parolina deve essere una soddisfazione immensa. Cosa significa per te questo traguardo?

È una soddisfazione enorme! Ricordo ancora quando ho detto il primo “sì” a questo progetto, ed è stata la mia prima grande vittoria personale. All’inizio molti mi scoraggiavano, mi dicevano che non ce l’avrei fatta. Ma oggi posso dire con orgoglio che ci sono arrivata, con fatica, ma ci sono arrivata!

Per celebrare questi 20 anni hai organizzato diverse iniziative. Puoi raccontarci di cosa si tratta?

Abbiamo pensato a una serie di attività che accompagneranno tutto l’anno. Per cominciare, abbiamo lanciato 20 voucher speciali che includono un’esperienza gastronomica con abbinamento vini, e sono andati subito a ruba! Poi abbiamo già festeggiato con una serata esclusiva all’interno della cantina della famiglia Cotarella, un momento davvero emozionante. Adesso siamo pronti per una nuova iniziativa: una promozione dedicata ai ragazzi degli istituti alberghieri fino ai 20 anni. Diciamo che il numero “20” sarà un po’ il filo conduttore di questa serie di iniziative. In questo caso specifico, l’idea è di offrire ai giovani studenti dell’alberghiero una mini degustazione a 32 euro, per dare la possibilità di scoprire il nostro mondo senza particolari barriere economiche.

Quindi l’idea è quella di avvicinare i giovani alla ristorazione di qualità?

Esatto! Spesso i ragazzi frequentano locali più informali e non si avvicinano a ristoranti come il nostro, anche se non soprattutto per motivi economici. Vogliamo abbattere questa distanza, proponendo un’esperienza alla portata di tutti. Inoltre, offriremo questa possibilità per gruppi di almeno quattro persone, proprio per incentivare la condivisione tra amici. Abbiamo scelto questo numero anche perché, se ci sono minorenni, serve qualcuno che possa accompagnarli.

Questa promozione fino a quando sarà disponibile?

Partirà a breve e durerà fino al 5 giugno. Ma non finisce qui! Stiamo lavorando anche a partnership con altri chef e colleghi, che annunceremo da aprile.

Altre iniziative in cantiere?

Sicuramente! L’idea è di proporre ogni mese qualcosa di nuovo, ascoltando anche le esigenze dei nostri clienti. Ad esempio, stiamo pensando di organizzare aperitivi gourmet e persino una spaghettata di mezzanotte durante l’estate, accompagnata da buon bicchiere di vino. L’idea è un po’ quella di aprire Parolina a tutti, in modi diversi e creativi.

Parlando più in generale, oggi molti ristoranti, anche stellati, faticano a rimanere aperti. Quanto è stato difficile per te mantenere vivo il ristorante per 20 anni?

Più che difficile è stato sicuramente faticoso. Il segreto sta nel sapersi adattare e nell’evolversi senza perdere la propria identità. Noi abbiamo sempre cercato di proporre una cucina che fosse accessibile, ma di qualità, coinvolgendo il nostro territorio e i clienti in modo autentico. Abbiamo fatto una ristorazione sperando di essere riuscite ad appartenere a tutti, perché un ristorante esiste nella misura in cui esistono i clienti e gli avventori. Penso che sia fondamentale quando sei in un luogo come il nostro che non a un certo punto smetti di considerarli clienti avventori, ma li consideri amici del tuo ristorante.

Il segreto del successo sta nel rapporto con i clienti?

Assolutamente sì! Bisogna essere attuali, evitare di diventare anacronistici e, soprattutto, avere sempre voglia di migliorarsi. La fatica fa parte del gioco, ma se c’è passione e dedizione, la soddisfazione è immensa.

Un’ultima domanda: cosa consiglieresti a un giovane che sogna di aprire un ristorante come il tuo?

Di fare gavetta, imparare dai migliori e costruirsi una mentalità solida. Ma, soprattutto, di non avere paura di aprire! Bisogna buttarsi e crederci fino in fondo.

Foto di Marco Aquilani | Officina Visiva